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Oggi è il grande giorno, oggi finalmente, dopo tanto lavoro (tanto tanto tanto), vede la luce “Un Anno di Meraviglia“, il progetto realizzato con Irene e Francesca. Siamo un po’ emozionate, non lo nascondiamo e anche un po’ stupefatte. Stupefatte perchè di queste idee balzane tra di noi ce ne rimbalziamo in quantità devastanti. E tutto un ma se facessimo?, ma se creassimo? e se organizzassimo? Ma poi ci sono sempre di mezzo montagne di cose da fare e le idee rimangono a rinsecchire in un angolo. Ma è ormai evidente che questo progetto ha una marcia in più. Una luce tutta speciale.
Sono ormai passati quasi due mesi da quando tra di noi ci siamo lanciate il guanto della sfida per la meraviglia ed è inutile girarci intorno: la cosa ha funzionato. Le puntate precedenti le avete lette (ma se non lo avete fatto le trovate qui e qui) e in queste settimane noi siam andate avanti per la nostra strada di glitter e arcobaleni. Per favore, non immaginateci come delle super eroine. Oggi per esempio infilerei la testa sotto il piumino e ciao mondo. Ma il semplice aver deciso di cambiare le cose è bastato per creare una piccola increspatura che piano piano, allargandosi, ha effettivamente mutato lo scenario. Non abbiamo messo in atto fantasmagorici stravolgimenti, non ci siamo rifatte la personalità o dopate di buoni sentimenti. Abbiamo semplicemente FATTO. Fatto piccole cose, piccoli passi. Modificato un poco alcuni atteggiamenti, affrontato le cose in modo diverso e quando non era possibile ci siamo semplicemente tappate il naso e via. Due mesi non sono tantissimi per tirare conclusioni definitive, ma i risultati li stiamo raccogliendo. E’ come se fosse cambiato qualcosa nell’aria e le cose avessero incominciato piano piano a fiorire. Magari è solo una coincidenza, ma magari no e io preferisco credere che non lo sia.
Ma volete sapere qual è la cosa più sorprendente? Io lo ammetto, sono una testona. Per smuovermi da certe posizioni ci vuole un trattore o delle spinte belle decise. A volte ci convinciamo da soli di alcune cose che ci sembra impossibile cambiare e poi invece salta fuori che erano delle stronzate. Cioè, non esattamente delle stronzate, ma dei piccoli ostacoli che potevano essere aggirati o superati. E quando alla fine ti decidi a provarci e con faccia storta o meno (meglio faccia dritta) le cose le fai, succede una roba incredibile. Dopo un po’ ti fermi e ti domandi stupefatto: ma esattamente qual era il problema? Esattamente dove stava l’ostacolo insormontabile? Io, poi, che ho una memoria fallimentare, mi scordo pure i processi malati del mio cervello e dopo un po’ non mi ricordo neanche più del perchè di alcune convinzioni. Tack. Le trovo cambiate e ciao. Credo che la semplice verità sia che con la ripetizione ci si abitua a tutto e cose che prima sembravano difficilissime diventano prima familiari e poi incredibilmente semplici. Non magicamente semplici… ma insomma, fattibili senza morire. Le fai e non hai perso la tua integrità morale (non sto parlando di omicidi, non temete) e neppure la tua sanità mentale. Quindi a questo punto, volendolo, posso immaginare di poter fare qualsiasi cosa con la giusta disposizione e il giusto impegno. Esagero? Staremo a vedere.
Capirete quindi che l’emozione è tanta ora che Un anno di meraviglia è in partenza… perchè quello che cercheremo di fare è di ampliare il nostro piccolo cerchio e coinvolgere il maggior numero di persone possibili. La meraviglia non è la bomba atomica. Con le spinte e l’incoraggiamento di altre persone ce la si può fare. Anche noi abbiamo appena incominciato il cammino e se riusciremo a tirare in avanti con noi qualcun altro, come hanno fatto con noi le nostre amiche, allora il successo sarà completo. Noi portiamo il glitter, voi portate voi stessi e il vostro entusiasmo! 🙂 🙂
Lalla
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