Tenere a bada una mente creativa non è facile. Tenerne a bada due è ancora più complicato. C’è un’esclamazione pericolosa che ogni tanto risuona in questa casa ed è quella che fa “Ho avuto l’idea del secolo!”. Se tutto va bene (o male, a seconda dei punti vista) questa esclamazione è subito seguita da un “Okay, scherzavo” e da una testa che si riabbassa sul tavolo da lavoro. Si è trattato di un semplice lampo insensato del cervello che, schiantandosi con la realtà dei fatti, torna a spegnersi e a borbottare al solito regime. Ma l’esclamazione più pericolosa è quella che viene pronunciata la mattina e che ha radici notturne, quella che è nata nel dormiveglia o peggio ancora nel rigirarsi di una notte insonne. E che è stranamente sopravvissuta alle letali luci dell’alba. E’ pericolosa perché ha ambizioni enormi e scopi sconfinati (e solitamente è comunque una cretinata che necessita semplicemente di qualche mirato crash test) e sfocia puntualmente in acquisti di materiali e strumenti costosi che sono assolutamente necessari E SUBITO. Lo so che anche dietro alle vostre antine, cacciati in fondo in fondo, si nascondono i frutti di tali idee. Siamo creativi e pensiamo di poter fare tutto: disegno-collage-ricamo-cucito-intaglio-conquista-del-mondo. Peccato che le nostre idee viaggino ad una tale velocità che le nostre mani non sanno starci dietro. Okay che tutto si può imparare, ma una qualche settimana di pratica vorremo pur concedercela, no? Il problema è che le idee del secolo hanno tempi di scadenza brevi e si estinguono davanti ai nostri primi tentativi goffi o al materiale che ci serve assolutamente e che si è incagliato alla dogana. Che ci vorrà a ricamare tutti i titoli dei libri di Charles Dickens su una borsa? Ho imparato il punto erba alle elementari. Vuoi che sia così complicato imbracciare una macchina da cucire e tirarci fuori una bambola di Jane Austen?! Ho già il disegno! Pffft! Assurdità, soprattutto per chi come me ha la costanza e la perseveranza di uno scoiattolo e millemila altre cose da fare e millemila idee del secolo che si accavallano una sull’altra. E’ per questo che questa bambola di Jane Austen deve la sua nascita soprattutto alle mani sante e all’entusiasmo di Karen di Maison Kreative che ha permesso ad un’idea a lungo accarezzata e mai concretizzata di trasformarsi in realtà. Noi abbiamo portato con noi il nostro disegnino e tutta la nostra competenza (“sarebbe bello farle un po’ di sbuffo sul sedere”) e per qualche ora siamo rimaste a fissare tra espressivi “ohhh!” e “ahhh!” Karen che alla velocità della luce cuciva insieme pezzi di stoffa accuratamente sagomati e stirati. E’ toccato poi a noi assumerci il compito altamente specializzato di infilare l’imbottitura nella testona e nelle braccine, mentre accarezzavamo con occhi a cuore nastrini e delicati pizzi e con occhio critico valutavamo la lunghezza della frangetta. Il risultato finale ci ha sorpreso e anche un po’ commosso. Questa piccola Jane è semplicemente adorabile! <3 <3 Inutile dire che in seguito alla sua creazione sono partite le offerte al rilancio: e se facessimo Darcy? E Lizzy? E Bingley, Jane e tutte le sorelle!? E io che sono fissata: “E se facessimo DANTE?!” Scommeto che il suo naso sarebbe una sfida di tutto rispetto per la nostra Karen. Trovi la bambola Jane nel nostro negozio su Etsy.
Lalla
PS: da qualche parte giacciono gli schizzi di un gioco dell’oca di Orgoglio e Pregiudizio. Idea DEL MILLENNIO, come minimo.
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