Di amichette, in questi giorni di festa, ne abbiamo fatta proprio una scorpacciata.
Sì, non di MICHETTE, intendo proprio AMICHETTE.
La gente là fuori, quella che vive all’esterno delle mura di Pemberley, per noi si divide fondamentalmente in quattro categorie: VECCHI (categoria composta principalmente da quei negozianti decrepiti, ormai in estinzione, che guardano il bancomat con sospetto ma che a noi piacciono tanto), JUNIOR (genericamente i figli e i parenti giovani dei vecchi), STRONZI (quelle persone che proprio ce la mettono tutta per non farsi amare, ma proprio tutta) e AMICHETTI/E (tutti coloro a cui va il nostro affetto). Non so dirvi quali siano i vantaggi di tali categorie, visto che con discorsi costellati di “junior” e “amichette” diventa sempre più complicato comprendere effettivamente di chi si stia parlando. E non so neanche spiegarvi che fine facciano tutte le persone che non appartengono a queste categorie. Ma vi posso assicurare che è uno schema funzionale che restituisce un po’ di semplicità al mondo.
Se ci state leggendo vi farà piacere sapere che siete automaticamente inseriti tra gli Amichetti.
Le Amichette di cui parlavo sopra appartengono in questo caso al sotto genere “Amichette di Etsy” e cioè a quelle persone speciali che abbiamo avuto la fortuna di incrociare grazie al team italiano di venditori di Etsy e che con il tempo sono diventate fondamentali per la nostra esistenza.
Le amichette sono tutte diverse, ma credo che quello che più le accomuni sia fondamentalmente un animo gentile. Vivono sparpagliate per l’Italia (anzi, per il mondo… e non che la distanza impedisca fitte conversazioni giornaliere in chat di qualsiasi tipo) ma quando possono sciamano in gruppo con l’unico scopo di mangiare e bere in compagnia, darsi schiaffe, farsi complimenti reciproci, stordirsi di chiacchiere e montare progetti per lo più troppo mastodontici per essere realizzati.
Chi avrebbe pensato, solo qualche anno fa, che fosse possibile rintracciare un così vasto numero di persone speciali in questo mondo? Magari scuotete la testa, magari questa è stata una botta di culo inaudita, ma io vi voglio dire che le persone speciali e giuste per ognuno là fuori ci sono eccome, basta solo cercare con impegno sollevando qualche sasso.
Comunque se dovessi riassumere il proposito comune che è scaturito da questi meeting di inizio anno 2016, sarebbe quello di ESSERE MERAVIGLIOSE (e RICCHE). Perché le amichette saranno pure splendide, ma quanto ad autostima sono un po’ fiacchette. Vedono il meglio in tutti, ma quanto a loro stesse sono orbe. E temo sia una cosa comune a moltissimi. E quindi via di cura della meraviglia!!
Cosa vuol dire essere MERAVIGLIOSI a parte agitare il proprio ciuffo di capelli con orgoglio e sparpagliare glitter mentre si cammina?
Trovare un’ esatta definizione per tutti non sarebbe corretto. Ognuno deve essere meraviglioso a modo suo. Per quel che ci riguarda non si tratta certo di vivere autenticamente andando là fuori per buttarsi in un’avventura ogni giorno facendo qualcosa di cui si ha paura che sarà di ispirazione per gli altri e verrà ricordata sempre mentre stiamo vagando ma non ci siamo persi e blah blah blah… BLEAH! Ma se vale per voi, avanti!
Per noi si può esserlo anche affondati nel divano a ingozzarsi di torta e sceneggiati BBC.
Ma nel nostro caso crediamo che essere meravigliose corrisponda a:
1) semplicemente cercare di non sminuirsi sempre
2) fare quello che si fa e che si ama con convinzione (perchè se lo si fa a metà non vale),
3) vedere davvero lo speciale che c’è in ogni cosa ed in ognuno, per quanto strano e bizzarro
4) portarlo in giro con orgoglio.
Lo so, fa un po’ sorridere. La tentazione è scuotere la testa e dire, ma dai! Non sarò una di quelle persone che si guarda allo specchio la mattina e si fa il lavaggio del cervello dicendosi “Sei meravigliosa! Sei meravigliosa!”. Magari date questo compito a qualche amichetta/o o famigliare e voi ogni mattina ditevi semplicemente “Sei proprio cretina a non essere meravigliosa!”. Credo funzionerà lo stesso. Io stamattina ho indossato il super potere del rossetto (mai messo in vita mia! XD) giusto per stare qui davanti al computer e questo mi aiuterà ad essere meravigliosa in ogni cosa.
Ma devo confessare che lo faccio soprattutto perché ho paura che in caso contrario le amichette arrivino a menarmi! 😀
Quanto all’essere ricchi, io ci sto lavorando… spero sinceramente si tratti di un risultato automatico che scaturisca dall’essere meravigliosa. Intanto ho delle monete di cioccolato da fissare (e non mangiare) per aumentare la mia motivazione. Ascolto la registrazione di Ireneagh che mi canta soldi soldi soldi! E come mi ha suggerito Francesca Baldassarri, ogni mattina a letto visualizzo la mia futura vita di ricchezza, che a dire la verità per ora assomiglia tanto a quella che ho già, solo con musica in tutte le stanze e meno muffa sul soffitto di camera. Forse devo impegnarmi di più?
Daje di GLITTER tutti!
Lalla
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